ELISA
ZURLO
Uncommon Places
2011
Museo Carà - Muggia Trieste
I due video qui presentati in monitor e quelli proiettati sul corpo del performer - nel giorno dell’inaugurazione il racconto video si amplifica in un contesto performativo con la presenza del danzatore kaartik che riceve sul proprio corpo in movimento immagine elettroniche proiettate -sono raccolti sotto un unico titolo “Uncommon Places”, Luoghi Non Comuni” , titolo riferibile innanzi tutto al corpo, protagonista di questa ricerca, luogo non comune appunto che accoglie mobili e quindi metamorfiche narrazioni immaginifiche, facendosi testo di scritture immateriali dai molteplici riferimenti, condensando dunque pensieri e vissuti trasposti da altre realtà, in uno scambio e potenziamento di energie. I video parlano anche di corpi in movimento, di danze trapassate dalla luce, di giochi tra corpi resi trasparenti e le loro ombre, evocati in rituali che trasmettono un’aurea sacrale, come anche succedeva nel video denominato “XM24” dove più corpi resi eterei dalla rarefazione cromatica a favore di un’intensa luminosità, si gonfiavano all’unisono in un respiro universale, evidenziato da una sonorizzazione che spinge verso la spiritualità, in sostanza “XM24” prefigura il tema corporeità immateriale – energia – spirito qui proposto.
L’operazione va tuttavia oltre la registrazione di ritmi corporei nel tempo e nello spazio, proponendosi di penetrare attraverso l’elaborazione elettronica, nel corpo della materia modificandolo. Afferma l’artista. Afferma l’artista: “Entrare nell’universo elettronico significa lavorare in cellule della materia, per modificarne il DNA, cambiandone la forma stessa, sorprendendoci nel suo divenire nello spirito sottile del digitale”. La trasposizione verso un altrove sempre più indefinito , che diviene un unico luogo, il corpo sottile, ci conduce, con le tecnologie avanzate in una dimensione che potremmo definire esoterica.
Se l’universo si avvia sempre più ad un grande pensiero piuttosto che ad una grande macchina, secondo la nuova visione scientifica, in cui la mente crea e governa il regno della materia, (V. Bruce Lipton/Steve Bhaerman, evoluzione spontanea, Macro Edizioni, 2010) questa ricognizione e rarefazione della materia attraverso il mezzo elettronico, sembra affiancarsi straordinariamente agli assunti della nuova scienza.
Uncommon Places 1-2 (Solo and Choral) Video 5' and 4’18"
MAMbo Museum of Modern Art Bologna, Museo Carà Muggia with performance, Festival Opus 3-Haute Ardenne 2012, La Calera with performance - Oaxaca -Mexico 2012
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